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Il volume esamina la questione
dell’adeguamento dei programmi d’insegnamento della
matematica nella Venezia Giulia, nel periodo di transizione
dall’ordinamento scolastico dell’Impero asburgico a quello
del Regno d’Italia (anni 1918-1923). Lo studio, condotto, oltre
che su pubblicazioni dell’epoca, su annuari di scuole medie
triestine, su fondi dell’Archivio di Stato di Trieste e del
Comune di Trieste e su un fondo della Sezione triestina della
società “Mathesis” conservato
all’Università di Trieste e riordinato e inventariato
dalle autrici, mostra come, nonostante i forti sentimenti italiani, gli
insegnanti di matematica triestini, formatisi nelle università
austriache, non accettarono passivamente i cambiamenti imposti ai
programmi scolastici, finché non vi furono costretti dalla
Riforma Gentile.
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